Palazzo Mosca
Di Palazzo Mosca, all’inizio di Via Torino nel cuore del centro storico accanto alla settecentesca chiesa dei Battuti, è d’obbligo dare dei cenni sulla sua ricca storia, perché è l’edificio nel quale ha sede lo studio del sindaco, dove si trova anche la famosa e cinquecentesca pala d’altare della Madonna del Popolo dipinta dal Defendente Ferrari. Dal 23 marzo 2001 Palazzo Mosca è anche la sede del Consiglio comunale di Caselle, sala nella quale trovano posto 12 opere di artisti locali in mostra permanente. Annessa si trova la Biblioteca comunale.
Il primo passo di Palazzo Mosca viene fatto nel primo Settecento quando si acquista la bottega del fornaio di piazza (l’attuale Via Roma, angolo via Torino) sede del mercato, del forno pubblico e del commercio delle granaglie e il 3 luglio del 1764 inizia ufficialmente la storia della casa comunale perché in tale data la comunità versa una cauzione al capo mastro Francesco Cabiaglia per dar iniziò alla costruzione di una parte della casa comunale, composta di tre arcate soltanto, in attesa che il proprietario attiguo, Gaspare Fenoglio, vendesse la sua proprietà confinante per completare l’opera. E questo avvenne nel 1792. Ma in quel periodo non fu possibile continuare i lavori a causa delle guerre napoleoniche che interessarono anche Caselle.
La costruzione riprese dopo un’accurata esplorazione della Regia Intendenza sui costi e sulla convenienza della costruzione fatta il 26 novembre del 1821. L’opera fu progettata dall’ architetto Giuseppe Formento e realizzata dall’impresario Camillo Somazzi il quale allo spegnimento della candela di cera vergine - accesa dal banditore e pertanto segno di chiusura delle offerte d’asta - si aggiudicò l’opera per la somma di lire 21.882 e centesimi 49 contro una stima del progettista di lire 30.515. Sindaco di quel tempo a firmare l’accordo fu il comm. Bonifacio Gibellini.
Le linee architettoniche dell’opera ricopiano lo stile dell’ing. C.B. Mosca, famoso non solo a Torino anche per il geniale ponte Mosca sulla Dora in Corso Giulio Cesare. Ecco allora il motivo abbastanza singolare del perché l’edificio di Via Torino fu chiamato Palazzo Mosca; ma l’edificio ha anche un secondo nome, quello di Palazzo dell’Ala e questo è dovuto per la protezione che offre sul davanti il suo bellissimo e ampio porticato, che non serviva solo per dare riparo ai mercanti ma era il punto di incontro della comunità.
E il nuovo bel Palazzo in pratica fu terminato nell’agosto deI 1833. Ma intanto il Municipio con tutti i suoi si era insediato neIl’ ex Convento dei Servizi di Maria che il Comune acquistò nel 1848. E allora nel Palazzo Mosca trovò degna sede la Pretura. Negli ultimi anni l’edificio raggiunse un degrado molto preoccupante per la sua incolumità. Dopo discussioni e vari progetti si decise di ristrutturarlo profondamente e nell’anno 2001 ritornò qui tra noi, più bello di prima, ricco di storia e di prestigio e più che mai casa di tutti i casellesi.